E' stato valutato il rischio di infezioni gravi in pazienti con artrite reumatoide trattati con terapia anti-TNF, con particolare attenzione al rischio in base all'età.
È stato compiuto uno studio prospettico osservazionale, utilizzando i dati del registro BSRBR ( British Society for Rheumatology Biologics Register ), per confrontare il rischio di infezioni gravi tra gli 11.798 pazienti trattati con farmaci bloccanti il TNF e i 3.598 pazienti trattati con DMARD ( farmaci antireumatici modificanti la malattia ) non-biologici.
In totale 1.808 pazienti hanno sviluppato almeno un’infezione grave ( anti-TNF: 1512; DMARD: 296 ).
I tassi di incidenza sono stati: anti-TNF 42/1000 anni-paziente di follow-up e DMARD 32/1000 anni-paziente di follow-up.
L'hazard ratio aggiustato ( aHR ) per infezioni gravi nella coorte anti-TNF è stato di 1.2.
Il rischio non differiva significativamente tra i 3 farmaci Adalimumab ( Humira ), Etanercept ( Enbrel ) e Infliximab ( Remicade ).
Il rischio è risultato più alto durante i primi 6 mesi di terapia ( aHR=1.8 ). Anche se l'aumento dell'età è stato un fattore di rischio indipendente per infezioni gravi in entrambe le coorti, non vi è stata alcuna differenza nel rischio relativo di infezione in pazienti in terapia anti-TNF nella popolazione anziana.
Non c'è stata alcuna differenza per quello che riguarda la degenza ospedaliera per infezioni gravi tra le coorti. La mortalità entro 30 giorni di infezione grave è stata inferiore del 50% nel gruppo anti-TNF ( odds ratio, OR=0.5 ).
In conclusione, questi dati vanno ad aggiungersi a quelli attualmente disponibili ed indicano che la terapia anti-TNF è associata a un piccolo rischio di infezioni gravi, ma in ogni caso significativo.
Questo dato deve essere bilanciato in base ai rischi associati allo scarso controllo della malattia o ai trattamenti alternativi. ( Xagena2011 )
Galloway JB et al, Rheumatology 2011; 50: 124-131
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